"Sono una cassiera e odio portare una targhetta con il mio nome: vi spiego perché"

Una cassiera ha pubblicato un video in cui ammette apertamente di "odiare" la targhetta con il suo nome sulla t-shirt che indossa al lavoro. La giovane ha spiegato perché alcuni clienti non meritano di sapere nemmeno il suo nome di battesimo.

Il co-fondatore di LinkedIn, alcuni mesi fa, ha pubblicato una lista di 5 lavori che, a suo dire, spariranno nei prossimi 10 anni. Tra questi c'era anche quello del cassiere. A suo dire, infatti, le aziende sostituiranno gli esseri umani con casse automatiche - cosa che, tra l'altro, sta già avvenendo. Ma non solo: diverse aziende hanno dei punti vendita senza cassieri e... senza casse. Un esempio sono i supermercati AmazonGo: ogni utente viene identificato all'ingresso e il sistema collega la sua identità al rispettivo account Amazon. A quel punto, il cliente può prendere tutti i prodotti di cui ha bisogno dagli scaffali e andare via senza pagare. Un sistema di telecamere e rilevatori stabilirà quali articoli ha acquistato e l'addebito avverrà pochi secondi dopo sulla carta di credito collegata all'account.

"Essere una cassiera troppo amichevole è pericoloso", fa sapere Jada.
"Essere una cassiera troppo amichevole è pericoloso", fa sapere Jada.

Esistono anche ricerche effettuate da psicologi, che hanno chiesto alle persone se siano o meno favorevoli a negozi dove non c'è un singolo lavoratore in carne ed ossa disponibile. La stragrande maggioranza di loro ha risposto che un'esperienza di acquisto simile non sarebbe piacevole. Appare probabile che i cassieri e i commessi diminuiranno nei prossimi dieci anni ma difficilmente spariranno, soprattutto in Italia, dove la socialità è un aspetto importante. Un'ex cassiera, di nome Jada, ha pubblicato un video controverso. Oggi è seguita da 100.000 persone su TikTok, la sua opinione conta per molte persone. La giovane ha sollevato una discussione circa la sicurezza sul lavoro di chi oggi fa quello che è stato il suo lavoro per anni.

Cassiera dice di "odiare" la targhetta con il nome sulla divisa

"Possiamo parlare del fatto che le cassiere che si dimostrano troppo amichevoli e disponibili possono finire nei guai? Intendo che alcuni clienti, se sono stati trattati troppo bene, possono tornare più volte al negozio per stalkerizzare quella cassiera. Essere sempre aperti, amichevoli e felici non è sicuro! Non sai chi sono davvero i tuoi clienti". Dopo, Jada spiega di aver fatto la cassiera per la prima volta a 18 anni in un supermercato "molto frequentato", dato che nella sua città ce ne sono appena due. "Ero sempre amichevole con i clienti e siamo arrivati al punto che alcuni pensavano che ci stessi provando con loro, che non aspettassi altro che mi chiedessero il numero e cose del genere".

Alcuni clienti con cui era stata gentile tornavano al negozio inutilmente, solo per parlarci e flirtre. "Io sono stata fortunata perché avevo una superiore donna molto forte di carattere. Era molto severa e se capiva che un cliente veniva più volte al giorno al negozio solo per parlare con le cassiere, lo mandava via. Ci ha protette, ma non tutte le cassiere sono fortunate come lo sono stata io". Una follower ha commentato: "Odio dover indossare una targhetta con il mio nome. Alcuni sconosciuti mi chiamano per nome e lo odio", commento a cui la creator ha risposto: "Assolutamente!". Insomma, essere gentili sì, ma con moderazione.

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