Un turista ha fatto il bagno nel Gange, il fiume che a detta di molti è il più sporco del mondo. In un video, ha spiegato cosa lo abbia spinto a fare e che sensazioni ha provato immergendosi in quell'acqua.
Daniel Pinto, registrato su Instagram come dnzh.travels, nella biografia si autodefinisce "viaggiatore a tempo pieno". Da buon urban explorer, tende a visitare nazioni straniere, cercando di entrare a contatto con la gente del posto. L'ultima avventura è ambientata in India, nel fiume Gange. Praticamente ognuno di noi lo conosce e in molti hanno letto che è il più inquinato al mondo. Questo è vero solo in parte: nel 2020 risultava al quinto posto e l'anno successivo al quaarto. Insomma, oggettivamente le sue acque sono sporchissime, ma lo sono meno di quelle del "Rio Bravo", che bagna sia Messico che Stati Uniti e di alcuni fiumi cinesi come lo Yangtze o il Fiume Giallo.
Bisogna anche considerare che esistono diversi calcoli in tal senso. Alcuni ricercatori si basano sui liquami e sule sostanze chimiche, altri sulla presenza di plastica. Tornando a Daniel Pinto, di recente il viaggiatore ha pubblicato un video dal contenuto oggettivamente forte: un "bagno" (di pochissimi secondi) nel Gange. "Molti turisti non metterebbero mai e poi mai piede qui dentro, ma per milioni di persone è il sogno di una vita. E vengono da tutta l'India per farlo", premette. Poi spiega: "Non c'entra solo fare il bagno. Centinaia di migliaia di indiani, ogni anno, arrivano a Varanasi per essere cremati e per realizzare il desiderio di vedere le proprie ceneri sparse nel fiume".
Uomo fa il bagno nel fiume più inquinato del mondo
Il content creator registra anche il momento in cui un corpo viene messo su una piccola zattera, poco prima di diventare cenere. Agli occhi di molti occidentali, tutto ciò appare incomprensibile. Pinto racconta anche un'altra storia. Come testimoniano le immagini, ci sono decine di persone che fanno, a suo dire, "il lavoro peggiore del mondo" nel fiume Gange. Alcuni uomini provano a recuperare monete, pezzetti di oro, gioielli e in generale oggetti preziosi che cadono dai corpi prossimi alla cremazione, per poi rivenderli e ottenere qualche spicciolo. A suo dire, in media chi svolge questo lavoro porta a casa 1€ al giorno.
Non è finita qui: per molti, il Gange è un'enorme toilette a cielo aperto. E non aggiungiamo ulteriori dettagli. Pinto inquadra pochi secondi mentre ha il 70% del corpo immerso nelle acque e ammette: "Sento qualcosa sotto i miei piedi". A fine video, spiega perché lo ha fatto: "Mi sono sentito molto più vicino a Varanasi e alla gente del posto. Per loro è normale immergersi qui. L'ho fatto anche io e mi sento uno di loro". Ogni notte, poi, sulle rive del Gange avvengono spettacoli, chiamati letteralmente "cerimonie del fuoco". Ognuno può avere la propria concezione di giusto o sbagliato, ma per immergersi in quest'acqua - ci permettiamo di dire solo questo - c'è bisogno di un coraggio enorme. Qui il video completo:
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