Quando hai diritto alla tredicesima mensilità e in quali casi potresti perderla. Il congedo, la malattia, le ferie e altre situazioni di assenza legittima possono influire sul pagamento. In questo articolo ti spieghiamo esattamente cosa fare per non rischiare di non riceverla.
La tredicesima mensilità è un diritto previsto dalla legislazione italiana che ogni anno arricchisce il reddito dei lavoratori. Si tratta di una somma aggiuntiva rispetto allo stipendio ordinario, che viene corrisposta generalmente nel mese di dicembre e che equivale a un dodicesimo della retribuzione annuale. Questa mensilità aggiuntiva è stata istituita per supportare le spese natalizie, ma è anche un utile riconoscimento per il lavoro svolto durante l’anno.
Tuttavia, non tutti i periodi di assenza dal lavoro danno diritto a questa somma aggiuntiva, e sono previsti specifici casi in cui il lavoratore non ne ha diritto. È importante quindi comprendere in quali situazioni la tredicesima è dovuta e in quali no, per evitare fraintendimenti tra lavoratori e datori di lavoro: ne ha parlato, in un video pubblicato di recente, il commercialista Massimiliano Allevi.
La tredicesima mensilità spetta al lavoratore in caso di assenza per congedo, malattia, infortunio, ferie e altri periodi in cui, pur non lavorando attivamente, il lavoratore ha comunque un rapporto di lavoro in corso. Questi periodi vengono considerati come parte del lavoro effettivo, anche se il dipendente non svolge le sue consuete attività lavorative. In particolare:
In questi casi, infatti, l’assenza dal lavoro non interrompe il diritto alla tredicesima, poiché si considera comunque un periodo in cui il lavoratore rimane in forza all’interno dell’azienda.
Tuttavia, la tredicesima non spetta in alcune circostanze, come quando il lavoratore è in congedo per motivi non retribuiti, in sciopero o quando è in malattia oltre il periodo di conservazione del posto di lavoro previsto dalla legge. In questi casi:
Ultima Modifica: 26 Novembre 2024 15:59