Questo strano sintomo è tra i primi segnali dell'Alzheimer: può apparire 10 anni prima

La perdita dell'olfatto, spesso trascurata, potrebbe essere uno dei primi segnali dell'Alzheimer, precedendo altri sintomi anche di dieci anni.

La demenza è una condizione complessa che compromette progressivamente le funzioni cognitive, dalla memoria al pensiero e alla capacità di svolgere attività quotidiane. Sebbene la ricerca sulle cause precise della malattia sia ancora in corso, è emerso che i segnali iniziali possano apparire molto prima che i sintomi cognitivi più gravi si manifestino. Una di queste prime manifestazioni potrebbe essere un cambiamento nel nostro senso dell’olfatto.

Negli ultimi anni, diversi studi hanno dimostrato che la perdita dell’olfatto potrebbe essere un segno precoce di malattie neurodegenerative, come l’Alzheimer. Secondo la neurologista della Virginia, Fouzia Siddiqui, "l’identificazione degli odori è un utile strumento di screening che predice la conversione dal deterioramento cognitivo lieve alla demenza da Alzheimer", le sue parole a Parade. Questo rende la perdita dell’olfatto un indicatore potenzialmente cruciale per la diagnosi precoce di demenza.

Il legame tra perdita dell’olfatto e Alzheimer

Qual è il legame tra perdita dell'olfatto ed Alzheimer
Il segnale che si può manifestare in netto anticipo

La perdita dell’olfatto, o anosmia, è un segnale che può precedere altri sintomi più evidenti di demenza, come le difficoltà nella memoria e nel pensiero. Nelle persone con demenza a corpi di Lewy, una delle forme più comuni di demenza, la perdita dell’olfatto può addirittura anticipare altri segnali di malattia anche di dieci anni. Questo fenomeno è legato al fatto che le aree cerebrali responsabili sia dell'olfatto che della memoria sono tra le prime ad essere danneggiate nelle malattie neurodegenerative.

I ricercatori hanno scoperto che l'accumulo di proteine nelle aree del cervello associate all’olfatto è uno dei primi segnali di Alzheimer. Uno studio condotto nel 2022 dall'Università di Chicago ha evidenziato che le persone con una rapida diminuzione dell'olfatto presentano una riduzione del volume della materia grigia nelle zone cerebrali legate all’olfatto e alla memoria, suggerendo una correlazione tra la perdita dell’olfatto e il danneggiamento cerebrale precoce.

Quando consultare un medico: l’importanza della diagnosi precoce

Sebbene la perdita dell’olfatto possa essere un segno di malattia neurodegenerativa, non è sempre un indicatore di demenza. Infatti, questa condizione può essere causata da altri fattori, come infezioni virali, carenze nutrizionali o semplicemente l’invecchiamento. Tuttavia, se la perdita dell’olfatto è accompagnata da altri cambiamenti cognitivi, è importante consultare un medico.

Riconoscere tempestivamente la perdita dell’olfatto come un possibile segnale di demenza può fare una grande differenza per una diagnosi precoce, che è fondamentale per avviare trattamenti in grado di rallentare la progressione della malattia. Pertanto, monitorare il proprio stato sensoriale e consultare un medico in caso di dubbi può essere cruciale per la gestione della salute cerebrale.

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