Come prevenire la carenza di vitamina D durante l'inverno con l'aiuto dell'alimentazione. Dai pesci grassi ai funghi esposti alla luce UV, fino a uova e latticini fortificati: ecco i cinque alimenti essenziali per mantenere ossa forti, sistema immunitario attivo e un benessere generale nei mesi più freddi.
L'inverno porta con sé giornate più corte, meno sole e un aumento delle temperature fredde. In questo periodo dell’anno, uno dei problemi più comuni è il rischio di carenza di vitamina D, una sostanza fondamentale per il nostro organismo. Nota anche come “vitamina del sole,” questa vitamina viene prodotta principalmente attraverso l’esposizione ai raggi solari, ma durante l’inverno, quando la luce naturale è limitata, il nostro corpo potrebbe non sintetizzarla a sufficienza.
La vitamina D svolge un ruolo cruciale nel mantenimento della salute delle ossa e del sistema immunitario. Inoltre, è associata al benessere mentale, poiché livelli adeguati possono aiutare a combattere stanchezza e umore basso, spesso tipici dei mesi invernali. Per contrastare la carenza, l’alimentazione è un alleato prezioso. Alcuni cibi, infatti, sono naturalmente ricchi di questa vitamina e possono integrare i livelli necessari per il nostro benessere. Scopriamo insieme i cinque alimenti principali che non dovrebbero mancare nella tua dieta invernale.
1. Pesce grasso: salmone, sgombro e aringa
I pesci grassi sono una delle migliori fonti alimentari di vitamina D. Il salmone, ad esempio, ne contiene circa 526 IU (unità internazionali) per 100 grammi, coprendo quasi l'intero fabbisogno giornaliero di un adulto. Anche lo sgombro e l'aringa sono ottime scelte: non solo apportano vitamina D, ma sono anche ricchi di acidi grassi omega-3, benefici per il cuore e il sistema nervoso.
2. Olio di fegato di merluzzo
Questo antico rimedio naturale è un concentrato di salute. Solo un cucchiaio di olio di fegato di merluzzo contiene oltre 1.300 IU di vitamina D, superando di gran lunga il fabbisogno giornaliero. È particolarmente consigliato per chi ha difficoltà ad assumere questa vitamina attraverso il cibo, ma va consumato con moderazione per evitare eccessi.
3. Funghi esposti ai raggi UV
I funghi, specialmente quelli selvatici o trattati con luce UV, sono una rara fonte vegetale di vitamina D. Quando i funghi vengono esposti alla luce ultravioletta, aumentano naturalmente il loro contenuto di vitamina D2. Champignon e shiitake, ad esempio, possono fornire un apporto significativo se consumati regolarmente.
4. Latte e latticini fortificati
Sebbene il latte e i latticini non siano naturalmente ricchi di vitamina D, molti prodotti disponibili in commercio vengono fortificati. Un bicchiere di latte fortificato può contenerne fino a 120 IU. Anche yogurt e burro, se arricchiti, contribuiscono a integrare la dieta.
5. Uova, soprattutto il tuorlo
Il tuorlo d’uovo è un’altra fonte naturale di vitamina D. Un uovo di grande dimensione ne contiene circa 40 IU, concentrata nel tuorlo. Per aumentarne l'apporto, è preferibile consumare uova di galline allevate all’aperto, che ricevono più luce solare.