Un ragazzo ha ordinato la spesa online ma nel messaggio ha sbagliato una virgola. Quando il cibo gli è arrivato a casa, l'ordinante è scoppiato a ridere e ha pensato di aver fatto una scorta non da poco di un determinato alimento (tra l'altro molto salutare).
Siamo sempre più dipendenti dagli acquisti online. Nei primi sei mesi del 2024, l'insieme delle nazioni europee ha visto un'ulteriore crescita dei cosiddetti e-commerce. Già largamente utilizzati dalla popolazione adulta, da gennaio a giugno c'è stato un nuovo modesto aumento: +1% di utilizzatori del canale e del 4% della frequenza di acquisto. In fortissima crescita sono gli acquisti online di cibo: nei primi mesi del 2024 il cosiddetto settore del "food&near food" è cresciuto del 2,1%, ma in prospettiva la crescita è decisamente più ampia: +54% rispetto al periodo gennaio - giugno 2023. Lo studio di NIQ e Foxintelligence ha preso in analisi gli scontrini emessi. Bene anche il delivery: +8,6% di ordini su base annua e +1,3% rispetto al semestre precedente.
Insomma, se è innegabile che gli italiani fanno sempre più spesso la spesa online, gli importi spesi sono più bassi rispetto a quelli di altri paesi europei. In Germania, ad esempio, la spesa media per persona nell'arco di sei mesi è stata di 1.125€ e in Gran Bretagna di 997€. In Italia, tale propensione è decisamente minore: 583 euro a persona. Insomma, i tempi cambiano e l'assunto secondo cui "tutto si può fare online" sta diventando più reale che mai. D'altronde, non mancano i vantaggi: si possono consultare i prezzi di ogni singolo prodotto, si può trascorrere anche un'ora a scegliere attentamente cosa mettere nel cartello virtuale e - soprattutto - la spesa viene consegnata fino al portone di casa.
Molti di noi usano almeno una volta a settimana le app di consegna di cibo. Se fino a qualche anno fa era possibile ordinare solo dai ristoranti, la novità recente è che si sono aggiunti anche i supermercati. Le spese a domicilio dai piccoli negozi vengono consegnate dalla notte dei tempi. La sostanza non è cambiata ma la forma sì: sempre meno persone telefonano al numero fisso (ormai in disuso), preferendo un messaggio. Anche qui i vantaggi sono indubbi: si può leggere con calma il testo, senza doverlo scrivere frettolosamente un foglietto, per poi gestire l'ordine con calma. Cosa succede, però, quando si sbaglia una virgola?
Questo screenshot è diventato virale su Twitter/X. Un amico dell'utente Gonza voleva ordinare 3 chili e mezzo di carote. "Anziché scrivere 3.5 chili di carote, ho scritto 35 e questo è quello che mi è arrivato a casa", spiega il ragazzo argentino senza nome. Molti fanno notare: "3 chili e mezzo sono già tanti". Cosa farà con 35 chili di carote? Probabilmente le regalerà a qualche familiare o proverà a rivenderle ad amici che le consumano. Questa pianta può rimanere a lungo nella credenza, ma per una persona che vive da sola (così come per una famiglia di quattro persone), 35 chili sono veramente troppi. Altri gli hanno chiesto: "Sbagliare la virgola è normale, ma quando hai visto il prezzo finale non ti sei accorto che era troppo alto?".