Una coppia ha dato a proprio figlio il nome di un personaggio di una notissima serie tv e per colpa di quest'ultimo stanno avendo difficoltà a ottenere il passaporto per il bambino.
L'ossessione per l'originalità, talvolta, può causare problemi. Da diversi anni, ormai, in Italia e in molti paesi occidentali i genitori vogliono andare oltre i nomi di persona più diffusi. Ci sono sempre più nascituri che portano nomi esotici, comuni in altre nazioni. Chiaramente esistono delle regole e non è concesso usare un vocabolo a caso: l'ultima parola è sempre dell'ufficio anagrafe. Sette anni fa - per l'esattezza il 4 maggio del 2017 - nel Regno Unito è nato un bambino di nome Loki Skywalker Mowbray. Chi ha visto Star Wars sa benissimo chi è Luke Skywalker ma solo i veri fan sanno che il 4 maggio del 2017 è lo "Star Wars Day".
Dal momento che il destino ha voluto che loro figlio nascesse proprio in quel giorno, Christian e Becky Mowbray hanno optato per una scelta molto sui generis, chiamando il figlio Loki Skywalker. Da quel giorno del 2017 fino all'estate del 2024, la loro vita è andata avanti regolarmente. Presumibilmente, molti fan di Star Wars hanno provato simpatia immediata per quel bambino e per i loro genitori. Poi, però, i due hanno capito che quella scelta ha avuto anche una conseguenza negativa non da poco. In prospettiva di un viaggio futuro fuori dal Regno Unito, hanno fatto richiesta per il primo passaporto della vita di Loki Skywalker. Non è andata come previsto.
Il Ministero dell'Interno del Regno Unito - che gestisce l'emissione dei passaporti - ha negato la richiesta. Il motivo? Skywalker è un marchio registrato della saga Star Wars, la cui proprietaria è la Disney. Christian Mowbray, ingegnere per l'esercito britannico, è rimasto negativamente colpito da questa notizia. "Non immaginavo che potesse rappresentare un problema". D'altronde, la Disney se ne riserva ogni diritto di riutilizzo per fini commerciali e lucrativi. Lo scopo della famiglia non è certo quella di guadagnare tramite Loki Skywalker. I genitori avevano due opzioni: cambiare nome al figlio o chiedere l'autorizzazione all'ufficio marchi della Disney per usarlo.
La buona notizia è che, a seguito di una richiesta (e del fatto che la notizia sia diventata virale sui social), Disney ha fornito un documento ufficiale che consente alla famiglia di intestare un passaporto a un bambino di nome Loki Skywalker, malgrado il secondo nome sia un marchio registrato. "Siamo felici. I tempi cambiano e anche i nomi per i bambini. Le aziende dovrebbero capirlo", ha commentato Christian. Un caso pressoché identico nella sostanza ma diverso nella forma ha visto protagonista un'altra famiglia britannica e loro figlia Khaleesi. I fan del 'Trono di Spada' sanno benissimo di chi si tratta. Anche in quel frangente, l'ufficio passaporti aveva bloccato la richiesta perché Khaleesi, come quasi tutti i nomi di fantasia di 'Game of Thrones', è un marchio registrato da Warner Bros. Il finale è stato identico: grazie all'autorizzazione di WB, alla fine, i genitori hanno potuto completare la richiesta di emissione di passaporto per la figlioletta.