Una donna ha venduto tutti i suoi beni per poter pagare una crociera che dura ben tre anni, del valore di circa 300.000€. Purtroppo, però, non è potuta salire a bordo della nave: ecco cosa è successo.
Molte persone, in questo preciso istante, mollerebbero tutto e andrebbero a vivere su una nave da crociera per qualche mese. L'ostacolo, però, per il 99% della popolazione è di natura economica: dove prendere i soldi? Lasciare il lavoro è una facoltà concessa a tutti, ma in pochi - soprattutto passata una certa età - hanno la voglia di mettersi alla ricerca di un nuovo impiego una volta terminato il viaggio. Una donna statunitense di 68 anni, di recente, ha preso coraggio e fatto tutto il necessario per potersi permettere tre anni a bordo di una nave da crociera senza pensieri. La donna ha venduto le attività commerciali che gestiva e gran parte dei suoi beni materiali per incassare alcune centinaia di migliaia di dollari.
Jenny Phenix - questo il suo nome - era tra i passeggeri che avevano prenotato un posto sulla "Villa Vie Odyseey", una nave da crociera extra lusso della durata di tre anni con 425 destinazioni diverse. Qui, però, bisogna fare una precisazione. La partenza era prevista per fine 2020 ma, chiaramente, nel periodo di esplosione del Covid-19, è stata rimandata più volte, fino a maggio 2024. La scorsa primavera ci sono stati dei problemi di natura burocratica: i collaudi di sicurezza effettuati nel 2020 non erano più validi e andavano ripetute. La compagnia ha rassicurato i passeggeri, facendo sapere che a settembre sarebbe finalmente partita, ammettendo però che la nave non avrebbe fatto tappa a Miami come inizialmente previsto. Questo è un dettaglio fondamentale nella storia di Jenny Phenix.
Donna paga per una crociera della durata di tre anni ma le viene impedito di salire a bordo prima ancora della partenza
Jenny, infatti, ha espresso più volte la sua frustrazione per i continui rinvii e ritardi da part della compagnia su un gruppo Whatsapp. La donna, infatti, dagli Stati Uniti è volata fino in Galles, per l'esattezza Belfast, porto di partenza della Villa Vie. Nel gruppo Whatsapp si è lamentata per il fatto che le sarebbe stata assegnata una cabina diversa da quella acquistata e che il mancato stop al porto di Miami rappresentava un problema per lei, in quanto aveva programmato di recuperare altre valigie grazie a dei familiari residenti in zona. Qualcuno ha inviato i suoi messaggi testuali e vocali ai dirigenti di Villa Vie Residences, che hanno preso una decisione clamorosa: bandire Phenix dalla nave.
Lei insiste di "non aver insultato nessuno", ma i dirigenti affermano il contrario. "Abbiamo ricevuto segnalazioni da altri passeggeri per le numerose lamentele di Phenix, spesso in toni volgari. Questo comportamento ha influenzato negativamente il morale dei membri della comunità in una situazione già difficile per tutti", si è giustificata la compagnia. La 68enne, chiaramente, ritiene il provvedimento ingiusto. "Sono distrutta psicologicamente. Era un sogno che aspettavo di compiere da anni. Non ho mai attaccato nessuno personalmente, erano sfoghi privati che non ho pubblicato su nessun social". La decisione di Villa Vie è irrevocabile: i 300.000$ - ovviamente - le sono stati restituiti ma lei è finita sulla lista nera della compagnia.