Su Netflix c'è una storia vera drammatica con un magnifico Luigi Lo Cascio: il film ha vinto ben Cinque David di Donatello ed è stato un vero e proprio successo.
In questo film reso disponibile da poco su Netflix c'è come protagonista Luigi Lo Cascio, noto attore palermitano. La pellicola è tratta da una drammatica storia vera che ha colpito gran parte dell'Italia. Ha ricevuto anche tanti premi, tra cui ben cinque David di Donatello. Lo Cascio ha iniziato i suoi studi a teatro, per poi precipitarsi presto vero il cinema. Il film è diretto dal regista Marco Tullio Giordana e racconta la storia di un noto giornalista che ha dovuto combattere a lungo per riuscire a far emergere la sua verità. Ecco, di seguito, trama e titolo.
Il film disponibile sulla piattaforma di streaming Netflix si intitola I Cinque Passi ed è diretto da Marco Tullio Giordana. Si tratta di un film drammatico tratto da una storia vera, quella di Peppino Impastato. Quest'ultimo è interpretato proprio dal bravissimo Luigi Lo Cascio. L'attore presta il volto a un noto giornalista che si è sempre attivato nella lotta contro la magia in Sicilia. Nato e cresciuto in una famiglia molto particolare, legata all'ambiente mafioso, vuole distaccarsi in ogni modo da quel mondo.
Il padre Luigi (Luigi Maria Burruano) è particolarmente legato a quel mondo che Peppino rifiuta del tutto. Cercherà di dissociarsi dalla malavita anche se questa sua scelta gli costerà molto caro. Infatti, tutta la sua esistenza sarà caratterizzata da una serie di avvenimenti che lo porteranno verso un destino amaro. Prima avviene l'omicidio dello zio mafioso Cesare, poi ancora ci sarà l'incontro con un pittore comunista, Stefano Venuti (Andrea Tidona). Ancora, cercherà di rifiutare in ogni modo il legame che la sua famiglia ha con la mafia. Deciderà, infatti, di sfidare il boss del paese Gaetano (Tony Sperandeo), conosciuto meglio da tutti come Don Tano. Si ritroverà a denunciarne le attività illecite.
Nel corso della sua vita, poi, riceverà tantissime minacce per quello che ha fatto ma non si arrende affatto. Inizia a scrivere una grande quantità di articoli per cercare di mettere alla luce verità parecchio scomode. Non solo, apre anche una radio, denominata Aut, attraverso la quale minaccia di attaccare duramente contro la mafia. Si schiera anche con il partito Democrazia Proletaria durante le elezioni comunali. Infine, la morte del padre avvenuta quasi per caso in un misterioso incidente, cambierà drasticamente le sorti della sua vita. Il film fu candidato ai Golden Globes nel 2001 e ha vinto ben cinque David di Donatello e un Nastro D'Argento.