La Banca Centrale spagnola ha consigliato a tutti i risparmiatori di tenere una certa cifra di denaro da parte: questa servirà a fronteggiare eventuali emergenze personali e a dormire sonni tranquilli per qualche tempo.
Gli italiani sono un popolo di risparmiatori. A fine 2021, infatti, la ricchezza privata accumulata da tutti i residenti nel nostro paese ammontava a 5.256 miliardi di euro, una cifra in netta crescita (quasi 1.700 miliardi in più) rispetto al 2011. Il Sole 24 Ore ha poi stilato una classifica dei cittadini più oculati in base al comune di residenza, prendendo in esame solo i capoluoghi di provincia. Bene, è emerso che gran parte dei piemontesi hanno una fortissima propensione al risparmio. I biellesi, infatti, hanno una propensione al risparmio del 15,4% del proprio reddito disponibile. Subito dopo ci sono due città vicinissime a Biella: Vercelli (13,8%) e Asti (13,1%).
Ironia della sorte (o forse no), la minore propensione al risparmio si trova in tre città dell'estremo Sud Italia: Ragusa, Crotone e Siracusa, tutte al 4,6%. Qual è la città più spesso oggetto di battutine per la presunta estrema propensione al risparmio dei propri abitanti? Genova è "solo" undicesima in questa classifica, con Milano che è appena un gradino più giù. Le due grandi città del Centro-Sud Italia, Napoli e Roma, occupano posizioni decisamente più basse in quanto a oculatezza dei propri residenti: Roma è 60esima, Napoli perfino 78esima. Italiani, popolo di santi, poeti, navigatori e risparmiatori. Quanti di noi sarebbero in grado di fronteggiare un'emergenza grazie ai soldi presenti sul conto corrente?
La Banca Centrale spagnola consiglia ai risparmiatori di tenere questa cifra da parte per fronteggiare "eventuali emergenze"
Molti italiani continuano a preferire il denaro contante a quello digitale. Ecco perché, ogni mese, si recano in posta per ritirare (legittimamente) il proprio stipendio o la propria pensione sotto forma di banconote. D'altronde, una carta di credito può essere bloccata per errore, il denaro contante non può essere sequestrato senza un motivo serio. Secondo la Banca Centrale spagnola, ogni risparmiatore dovrebbe tenere da parte denaro a sufficienza per coprire dai 3 ai 6 mesi di "spese fisse": affitto, bollette, cibo, benzina e prodotti per l'igiene personale. La Banca Centrale ribadisce che tenere denaro contante in casa è "legittimo" ma al contempo "non necessario".
Están circulando noticias sobre una recomendación del @BancoDeEspana de mantener una cierta cantidad de #efectivo en casa para emergencias. No son ciertas. Mira lo que realmente recomendamos https://t.co/4P4SdjiSFZ #bdeEducaciónFinanciera pic.twitter.com/qXhwwRXBOg
— Banco de España (@BancoDeEspana) December 11, 2023
Al giorno d'oggi, sia in Spagna che in Italia qualunque esercizio commerciale è tenuto per legge ad accettare pagamenti digitali. Per quanto agli Over 40 possa non piacere, la tendenza per il futuro lontano è che il contante sparirà o avrà un ruolo marginale. D'altronde, praticamente tutti gli smartphone prodotti negli ultimi 5 anni sono dotati di tecnologia NFC, che permette di collegare la propria carta di credito al cellulare. Presto anche i documenti d'identità saranno digitali e perfino un oggetto iconico come il portafogli potrebbe diventare obsoleto, dato che avremo tutto sul cellulare. A prescindere da tutto, chi vuole dormire sonni tranquilli dovrebbe tenere da parte una cifra che gli permetta di pagare dai 3 ai 6 mesi di spese fisse (affitto, bollette, trasporti, cibo e prodotti per l'igiene personale) secondo el Banco de España.