Un uomo ha acquistato un libro usato e, tra le pagine, ha trovato una lettera creata con la macchina da scrivere, risalente alla fine degli Anni '60. Il contenuto è esilarante: una giovane donna si era messa nei guai in chiesa.
Sempre più persone acquistano prodotti di seconda mano. In molti hanno preso coscienza del fatto che il pianeta è gravemente inquinato e in circolazione ci sono milioni di oggetti usati ma in buono stato. Vestiti, mobili, pezzi di arredamento, libri, accessori e tanti altri oggetti vengono venduti e acquisti quotidianamente, in mercatini o tramite annunci sul web. Un uomo di nome Jason, alcuni giorni fa, ha condiviso su Reddit una storia molto interessante iniziata con l'acquisto di un libro di seconda mano. L'utente ha comprato Better Homes and Gardens Sewing Book, un libro che dà consigli sulla cura della casa e del giardino. Insomma, un tomo come tanti. A renderlo unico, però, è stato un pezzo di carta che il proprietario aveva lasciato tra le pagine.
Per l'esattezza, Jason si è recato a un evento americano al 100%: i mercatini nel giardino di casa. Molti statunitensi, infatti, di domenica aprono le porte di casa propria a potenziali acquirenti di oggetti usati, per svuotare garage e cantine. Chi sa dove cercare e ha pazienza fa spesso veri e propri affari, oppure porta a casa oggetti di scarso valore commerciale ma dalla storia curiosa. Nel caso del libro di Jason, è stata una lettera chiaramente realizzata con una macchina da scrivere negli Anni '60 a rendere interessante l'acquisto del libro. Il contenuto inizia con questa frase: "Cara Debbie, mi sono vergognata per te e per i tuoi cari per il modo in cui ti sei comportata in chiesa".
"Preghiamo che non avvenga più - prosegue l'autrice della lettera - le persone ti guardano e quelle più giovani ti seguono e ti imitano. Devi essere l'esempio giusto per Gesù Cristo e per coloro che ti osservano. Ti voglio bene". L'autrice della lettera si firma solo come "Un'amica". Jason ha poi spiegato che la lettera era stata scritta nel 1968. Curioso come l'autrice abbia usato il maiuscolo per ogni singola parola impressa sulla carta. Il proprietario del libro ha commentato: "Credo che sia un esempio interessante di come i tempi siano cambiati, eppure succedono sempre le stesse cose. Una persona giudica un'altra. Io credo che sia più giusto pensare a sé stessi, migliorare sé stessi, anziché criticare gli altri".
"Credo sia anche divertente che abbia usato il maiuscolo. Oggi sarebbe un post su Facebook scritto in caps". Chiaramente in molti gli hanno chiesto di approfondire la vicenda e capire se Debbie sia ancora viva. Un utente scrive: "Credo che Debbie avesse tra i 6 e i 12 anni nel 1968. Probabilmente stava facendo quello che fanno molti bambini in chiesa: parlare ad alta voce, giocare, litigare con un fratello o una sorella. A mandarglielo sono stati i suoi genitori, un'insegnante o un parente". Altri credono che avesse sfoggiato un abbigliamento non adatto a una chiesa. Un altro utente fa notare che Woodsville, la città in cui Debbie vive, ha appena 2400 abitanti e, dedicando una giornata alla ricerca di indizi, prima o poi Debbie (o un suo parente) verrà fuori.