Uno chef ha consigliato un posto preciso della casa dove conservare le banane per evitare la formazione di macchie marroni. A suo dire, con questo "trucco", è possibile allungare la loro vita di due settimane.
Gran parte dei supermercati italiani vengono riforniti di banane proveniente dal Sud America. Questo frutto, però, è originario del sud-est asiatico (il territorio occupato dalle nazioni che oggi chiamiamo Filippine, Indonesia e Malesia). Sull'etimologia ci sono ancora dubbi. Esistono due teorie accreditate: la prima è che provenga dall'arabo "banan", che vuol dire "dito". Tuttavia, è più probabile che il termine originario sia "banaana", etimo della lingua wollof. A portarla in America Latina oltre 500 anni fa (1516) furono proprio i colonizzatori portoghesi. E, curiosamente, in Europa è arrivata solo 100 anni più tardi (1601). I portoghesi e gli spagnoli dell'epoca la chiamavano "frutto che profuma di rosa".
Oggi è uno dei frutti tropicali più consumati in Italia. C'entra sicuramente il fatto che sia pratica (bastano pochi secondi per sbucciarla e mangiarla, anche perché non ha semi), nutriente e molto dolce. Essendo un frutto che viaggia per migliaia di chilometri prima di giungere al supermercato o all'alimentari di fiducia, spesso viene spedito quando è ancora acerbo, in modo che possa maturare durante il tragitto. Alcuni le conservano in frigorifero (soprattutto d'estate), altri rigorosamente fuori. Tuttavia, quando il frutto rimane in un ambiente tiepido/caldo, si ha la sensazione che il processo di maturazione venga fortemente accelerato.
Come evitare la formazione di macchie marroni sulle banane: il consiglio dello chef
E, infatti, la chef Rachel Sherwood, molto seguita sui social con il suo canale "Impressions at Home", ha sconsigliato di mettere le banane mature nella ciotola della frutta, in particolare se a stretto contatto con altri frutti. Come spiega l'esperta, le banane producono grandi quantità di gas etilene e, per questo, non andrebbero conservate nello stesso posto di altri frutti che, a loro volta, lo producono. Esempi su tutti di alimenti con cui non dovrebbero stare a contatto sono mele, meloni, pesche o avocado. Quando una banana è già matura, il posto più consigliato per tenerle è proprio il frigo. Il freddo, infatti, rallenta significativamente la produzione di gas etilene e, a sua volta, la maturazione del frutto e la formazione delle sopracitate macchie marroni.
Viceversa, le banane acerbe (quelle che hanno parti della buccia di colore verde) sono da lasciare fuori dal frigorifero. Al freddo, infatti, perdono sapore. "Le banane verdi - prosegue la chef - non sono ancora mature e dovrebbero essere lasciate a temperatura ambiente. Per velocizzare il processo, vi do questo trucco: mettetele in una busta di carta insieme a una mela o un pomodoro. Se compriamo una banana con le prime macchie marroni, abbiamo due opzioni: metterla in frigo o nel freezer, per poi usarla quando possibile per il banana bread". Ricapitolando: se una banana è perfettamente gialla, il posto migliore dove conservarla è il frigo: qui manterrà il suo colore per circa due settimane. Se è verde, bisogna lasciarla fuori per qualche giorno in modo da accelerare il processo di maturazione. Grazie al freddo, rimarranno del colore "giusto" dai 10 ai 14 giorni. Se è marrone, meglio congelarla e usarla per ricette di prodotti da forno o, in generale, dolci.