Mario Giuliacci ha parlato di un "settembre quasi invernale" a livello metereologico sull'Italia. Il colonnello, che non sempre usa paroloni ad effetto e non fa clickbait selvaggio, si è sbilanciato davvero questa volta. Vediamo perché, a suo avviso, la parte finale dell'estate e la prima dell'autunno saranno "fredde".
Siamo appena entrati nel fine settimana. Oggi, venerdì 13, pioverà in maniera moderata su parte del Nord-Est, tutte le regioni del Centro e del Centro-Sud. Sabato qualche piovasco si limiterà all'estremo Sud e l'estremo Nord-Est: Calabria, Sicilia, Veneto e Friuli-Venezia Giulia saranno le uniche regioni interessate. Domenica, invece, sarà una giornata asciutta quasi al 100%: pioggia leggerissima cadrà solo su zone costiere di Abruzzo e Marche e zona a confine tra Calabria e Sicilia. La novità importante è che venerdì, sabato e domenica saranno tre giornate dal sapore autunnale: nessuna città italiana avrà massime superiori ai 25 gradi.
Cosa succederà sul medio termine? Nel solito aggiornamento sul suo canale YouTube, Mario Giuliacci ha fatto sapere che sarà un settembre "quasi invernale", come "non si vedeva da tanti anni". Il colonnello precisa che fino al 18 (mercoledì della prossima settimana) proseguiranno le temperature più basse della media del periodo. In linea di massima, secondo Giuliacci su tutto il Nord Italia non verranno superati i 20 gradi di massima, al Centro oscilleranno tra i 20 e i 25 gradi, mentre al Sud resisteranno massime di 25 gradi, sconfinando di uno o massimo due gradi solo in Sicilia.
Giuliacci prevede un settembre dal sapore "quasi invernale": le previsioni fino al 27
Andando più nello specifico, il colonnello spiega che le due giornate più fredde da qui al 20 saranno proprio oggi (13 setttembre) e domani (14). Dopo un venerdì molto piovoso, tornerà il bel tempo (seppur in un contesto fresco) fino a mercoledì 18. A metà della prossima settimana, infatti, Giuliacci prevede una nuova fase piovosa, con fenomeni "abbondanti" su tutte le regioni dall'Emilia-Romagna in giù. E, almeno al momento, si prospettano fenomeni "violenti" soprattutto sul settore adriatico. A detta dell'esperto, c'è rischio nubifragi su Marche, Puglia, Calabria, est della Sardegna e nord della Sicilia tra mercoledì 18 a domenica 22.
La speranza è che le piogge saranno moderate e spalmate in più giorni: in questo modo il problema della siccità verrà parzialmente risolto, soprattutto su Puglia, Calabria e Sicilia, i tre territori più "assetati" dopo un'estate caldissima e pressoché priva di piogge. Chiudiamo infine con la neve, una vera e propria anomalia a settembre: tra oggi (venerdì) e domani (sabato) nevicherà sopra i 1000 metri all'estremo Nord Italia, dunque sulle Alpi di confine. Giuliacci ha usato la formula "quasi invernale": sarà una fase "fortemente autunnale", con piogge abbondanti e temperature massime che al Nord non supereranno i 20 gradi, mentre sul resto d'Italia si manterranno attorno ai 25 gradi. A prescindere da tutto, sono buone notizie considerato che siamo reduci dall'ennesima estate torrida. In particolare modo al Centro e al Sud, non ci sono stati veri e propri periodi di tregua dalla seconda metà di giugno a fine agosto, per cui un po' di "fresco" è letteralmente una manna dal cielo.