Una donna, madre di quattro figli, sostiene che un'altra mamma l'ha criticata "senza motivo" per il pranzo che sua figlia porta a scuola. A dire dell'altra donna, "è sbagliato" portare determinati cibi in classe.
L'alimentazione è importante per tutti ma lo è ancor di più nel periodo di crescita e sviluppo di un essere umano, dunque dalla nascita fino ai 16 anni (pressappoco). Ecco perché i genitori più attenti si informano presso nutrizionisti specializzati su quali cibi dare ai propri figli quando sono minori. Esistono tanti alimenti confezionati dal sapore piacevole, che però spesso non sono né sani né nutrienti. Chi può, prepara un lunch box ai propri figli pieno di cibo costoso ma genuino. Una donna australiana, Steph, madre di quattro figli, ha raccontato pubblicamente di come un'altra madre l'abbia criticata per il cibo che ogni giorno mette nel lunch box di sua figlia di otto anni.
Steph, infatti, quasi ogni giorno aggiunge una porzione di frutti di bosco al pranzo della bambina: il più delle volte mirtilli, ma talvolta capita che metta more o lamponi. I mirtilli, come confermano tutti i nutrizionisti, sono tra i frutti più consigliati al mondo per via dei loro nutrienti preziosi. Eppure, Steph è stata criticata da un'altra madre perché li aggiunge al lunchbox di sua figlia. "La madre mi ha detto che è sbagliato metterli. Perché? Sua figlia ora li vuole e lei non può permettersi di comprare ogni giorno mirtilli freschi. Mi ha chiesto di non darli più a mia figlia per evitare di farla sentire in difetto". Steph si dice "combattuta" e chiede consiglio al popolo dei social su come gestire questa situazione complessa.
"Una parte di me - spiega la madre - è triste perché è una delle migliori amiche di mia figlia, giocano insieme tutto il tempo quando sono a scuola. Capisco e rispetto che una famiglia non possa permettersi tutti i giorni di comprare mirtilli e fragole fresche. Dall'altra parte, però, penso una cosa: perché dovrei privare mia figlia di una frutta così buona e nutriente?". Nei passaggi successivi, spiega anche che il regolamento della scuola elementare australiana che frequenta sua figlia vieta "tassativamente" la condivisione di cibo tra alunni. "Non voglio litigare con nessuno, ma non so come gestire questa situazione", conclude Steph.
Il video, al momento, conta quasi 200.000 visualizzazioni. Come prevedibile, la maggior parte dei commentatori ritiene che Steph non debba preoccuparsi del parere dell'altra madre e continuare a dare a sua figlia i frutti di bosco come frutta per il pranzo. A chi le suggerisce di aggiungere qualche decina di grammi di frutta in più, risponde che "non è un'opzione". "Mia figlia condivide sempre la frutta con le amiche ma viene spesso sgridata dalle maestre". A quel punto, c'è chi le consiglia di comprarle e portarle a casa degli altri genitori. Idea che Steph boccia subito: "Sì certo, vado al supermercato, guido un quarto d'ora e le porto a casa sua. Come se non avessi quattro figli da accudire". In un video seguente, ha ringraziato i follower per le risposte e annunciato che continuerà a dare i frutti di bosco a sua figlia: "Ci ho pensato e ho capito che le fanno bene e le piacciono. Non cambierò nulla, non mi importa della reazione delle altre mamme".