Un noto esploratore urbano italiano è entrato in un negozio di alimentari abbandonato da un giorno all'altro negli Anni '90. Sugli scaffali ci sono decine di prodotti con circa trent'anni di vita e alcuni hanno ancora il prezzo in Lire.
Da alcuni anni sui nostri feed social stanno iniziando a comparire sempre più video di 'Urbex'. Questo termine è la crasi tra 'Urban' ed 'Exploration', ovvero "esplorazione urbana". Content creator con telecamere e faretti visitano luoghi abbandonati in giro per l'Italia per documentarne le condizioni dopo anni di desolazione. Quali sono le leggi vigenti? La questione è complessa. Molte non possono più definirsi proprietà private perché i proprietari sono defunti, dunque c'è un vuoto legislativo: in teoria, l'accesso non è vietato in un luogo che non è di nessuno.
Nella pratica, le forze dell'ordine quasi sempre consentono l'ingresso in luoghi abbandonati solo a chi intende filmarli e fotografarli. Danneggiare o portare via gli oggetti presenti, pur in assenza di un legittimo proprietario, può essere comunque considerato un reato. Insomma, vedere (e filmare) ma non toccare. Gli esploratori urbani italiani, 9 volte su 10, non forniscono le coordinate geografiche di un luogo, principalmente per evitare che incivili e graffitari vi si rechino per danneggiare quei luoghi, commettere furti o rovinarli con inutili scritte con le bombolette spray. Oggi vi parliamo di un negozio di alimentari italiano abbandonato da circa trent'anni, scoperto dall'esploratore urbano NixUrbex.
Esploratore urbano entra in un negozio di alimentari abbandonato negli Anni '90
Premessa: non conosciamo né la regione, né la provincia, né la città in cui è stato registrato il video. Quello che risulta molto interessante, però, è il "contenuto" del negozio: nei primi secondi si vedono vasetti di miele, aceti, olii, succhi di frutta, pesce in scatola. Subito dopo l'obiettivo inquadra gli scaffali della pasta e dei preparati per torte. Con il passare dei secondi, continuano a scorrere immagini di prodotti del passato, uno dei quali è realmente iconico: l'Orzo Bimbo, venduto a 4800 lire. Curioso come i Pan di Stelle vengano venduti nella confezione gialla e non marrone. A un certo punto si vende perfino un Pandoro. Difficile dire se il negozio sia stato abbandonato poco prima del Natale o qualche settimana dopo: nel secondo caso, quello sarebbe stato un pezzo invenduto.
Nei commenti gli utenti si sono interrogati sui motivi all'abbandono. L'ipotesi più plausibile è che il proprietario del negozio (e dell'immobile) sarebbe deceduto improvvisamente e, non avendo eredi, non ha potuto lasciare le mura a nessuno. Da qui la situazione di abbandono che si è creata oltre trent'anni fa e che pare destinata ad andare avanti a lungo. Un altro utente ha fatto notare che il Nesquik, negli Anni '90, costava 3.800 lire, l'equivalente di 1.90€, mentre nel 2024 il prezzo della stessa confezione oscilla tra i 4€ e i 4.90€. Altri affermano che ci sono prodotti ancora commestibili, primo tra tutti il miele: quello naturale, in teoria, non scade mai. Insomma, un video molto interessante che mostra una vera e propria capsula del tempo in un angolo imprecisato d'Italia:
@nixurbex Alimentari abbandonato dagli anni 90#italiaabbandonata #anni90 #viaggineltempo #alimentari #vintage #prodotti #80