La notizia del lancio di Nutella Plant Based, la versione vegana della crema spalmabile più famosa al mondo, ha creato grandi aspettative. Ma i dati sorprendenti indicano che questa nuova variante potrebbe non essere l'alternativa salutare che molti speravano.
Da anni, Nutella è sinonimo di piacere dolciario per milioni di persone, ma la sua composizione è spesso stata al centro di dibattiti per l'alto contenuto di zuccheri e grassi. Il lancio di una versione vegana ha immediatamente suscitato curiosità e speranze tra chi cerca opzioni più salutari o segue una dieta vegana. Tuttavia, alcune caratteristiche della nuova Nutella potrebbero sorprendere anche i più accaniti sostenitori della dieta plant-based.
Non è una novità che la Nutella sia un prodotto calorico e dolce, ma la versione Plant Based prometteva di rispondere a esigenze diverse, con un occhio di riguardo per la salute e il rispetto dell'ambiente. Molti si aspettavano una ricetta migliorata sotto il profilo nutrizionale, che potesse offrire una scelta più leggera e salutare, ma la realtà è ben diversa e potrebbe lasciare l'amaro in bocca a più di qualcuno.
La tanto attesa Nutella Plant Based, analizzata nei suoi valori nutrizionali, presenta dati che lasciano perplessi. Mentre la versione tradizionale della Nutella ottiene un punteggio di 30/100 sulla piattaforma Open Food Facts, la versione vegana si ferma a un deludente 24/100. Questo punteggio riflette criticità che non ci si aspettava: il contenuto di grassi saturi e zuccheri resta elevato, addirittura superiore rispetto alla ricetta classica.
Esaminando i dettagli, la Nutella Plant Based contiene 11g di grassi saturi per 100g, contro i 10,6g della Nutella classica. Anche il contenuto di zuccheri, seppur leggermente inferiore, rimane elevato con 45,4g rispetto ai 56,3g della versione tradizionale. Nonostante la riduzione degli zuccheri, l'energia fornita rimane quasi invariata, con 534kcal contro 539kcal per 100g. Questi dati sottolineano come la nuova proposta non rappresenti un miglioramento nutrizionale significativo.
"Non è tutto oro ciò che luccica", recita un antico proverbio. La Nutella Plant Based, nonostante il suo appeal vegano, sembra incarnare alla perfezione questo detto. La scelta di un prodotto vegano dovrebbe essere motivata non solo dall'etica, ma anche da una ricerca di benessere e salute. Tuttavia, i dati evidenziano come questa variante non riesca a differenziarsi in modo sostanziale dalla versione tradizionale per quanto riguarda i valori nutrizionali. Anzi, in alcuni casi, risulta persino meno salutare, suscitando dubbi sulla reale innovazione che questo prodotto avrebbe dovuto rappresentare.
E voi cosa ne pensate? La versione Plant Based della Nutella vi ha convinto o preferite restare fedeli alla versione originale? La promessa di un prodotto vegano giustifica queste mancanze nutrizionali? La discussione è aperta!